Il candidato premier del M5s, Luigi Di Maio, rifiuta le avances di Salvini per un governo a tempo.
Salvini chiama, stavolta Di Maio non risponde. Dopo settimane di corteggiamenti a distanza per la formazione di un governo quando il ‘forno’ della Lega era ancora aperto per il M5s, il candidato premier pentastellato oggi chiude a ogni possibilità di governo di tregua fino a dicembre, definito un “tradimento”.
Già proiettato nel clima di una nuova campagna elettorale, Di Maio torna a denunciare un presunto complottismo, affermando, come riferito da Repubblica: “Ho visto fin dall’inizio un disegno di Renzi e Berlusconi, che hanno sabotato qualsiasi governo politico per rimettersi insieme“. Poi un’aggiunta enigmatica: “Se escluso dal governo, il M5s chiamerà in causa i cittadini non solo con il voto, ma anche in altri modi…“.
Governo, Di Maio chiude definitivamente a Salvini
Dunque niente soluzioni a tempo. Per Di Maio l’unica strada sono le elezioni: “Abbiamo studiato e visto che è possibile tornare al voto il 24 giugno. Gli italiani sanno bene che le prossime elezioni saranno un ballottaggio tra noi e la Lega, e la pagheranno quei partiti che stanno ostacolando la formazione di un governo politico“.
M5s, Grillo attacca il Rosatellum
In clima da campagna elettorale anticipata, torna a farsi sentire anche la voce di Grillo, che in un’intervista al mensile francese Putsch ha dichiarato: “Ci sono due economie, del Nord e del Sud. E noi, gli italiani, siamo nel Sud. Ho dunque proposto un referendum per la zona euro. Voglio che il popolo italiano si esprima. Il popolo è d’accordo? C’è un piano B? Occorre uscire o no dall’Europa?“.
Quindi, sul Rosatellum attacca: “La legge elettorale è stata decisa attorno a un tavolo per impedirci di governare. Allora che cos’è a democrazia? Io non lo so, ma la democrazia dovrebbe consentire a chi raccoglie la maggioranza dei voti di governare“.